Gli italiani e l'italiano con gli occhi degli studenti della scuola ABC

Gli studenti della scuola ABC per il blog: durante la lezione di conversazione, Silvia e la sua classe hanno parlato fra loro e poi hanno scritto questo breve articolo che ci racconta alcuni degli aspetti dell’Italia e degli italiani che li hanno colpiti in modo particolare.

 Katja, Svizzera

Vivendo da una coppia italiana con due figli adulti, ho fatto caso che per loro la famiglia è sacra. La domenica c’è sempre il pranzo con tutta la famiglia e a volte anche con gli amici. Gli italiani sono anche molto spontanei e generosi. Per esempio sono stata invitata a cena fuori dalla figlia dei miei padroni di casa e i suoi amici, erano molto aperti e hanno chiacchierato con me come se fossi un’amica loro. Quando ho visitato Roma, mangiavo da sola in un piccolo ristorante e due ragazzi hanno iniziato a parlare con me. Abbiamo avuto una serata bellissima e molto divertente e alla fine uno dei due ragazzi ha pagato tutto. Prima questo non mi era mai successo.

Riguardo al cibo invece gli italiani non sono flessibili e non accettano scherzi su questo argomento importantissimo. La carne, la pasta, la verdura… tutto va preparato in modo preciso e le regole sono veramente strette.

Una parola italiana che mi piace molto è “superfluo”: mi piace il suono e penso che sia un termine molto utile nelle conversazioni quotidiane tra giovani.

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Anastasia, Russia

Mi ha colpito moltissimo lo stile di vita italiano. Tutti sono così rilassati, aperti, amichevoli, sanno come godersi la vita: il cibo, il vino, il tempo passato con la famiglia e gli amici. La famiglia è al primo posto per loro. I russi sono un po’ più chiusi, forse per via del tempo (perché fa freddo la maggior parte dell’anno). Gli italiani sono un po’ meno organizzati e puntuali.

L’Italia mi piace moltissimo: la sua cultura, la lingua, le persone e mi piacerebbe conoscere questo paese ancora di più.

L’espressione che mi piace tantissimo in italiano è “dolce far niente”, suona così bello e melodico! Esprime molto precisamente il modo di godersi la vita e tutto quello che succede.

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Michaela e Anna, UK

Durante il nostro soggiorno in Italia ci hanno colpito l’architettura e i bei colori visti attraversando le strade. Per esempio a Firenze si può ammirare la storia che si trova nell’architettura degli edifici fiorentini.

Inoltre l’architettura cambia passando dalla Toscana alla Liguria. In Liguria i turisti possono ammirare il famoso “trompe l’œil” cioè il modo in cui le case liguri sono dipinte. Per esempio su alcune casa si trovano delle porte che in realtà sono soli delle illusioni ottiche.

Per di più non ci aspettavamo di vedere così tanti turisti: ovviamente sapevamo che ci sarebbero stati turisti ma non immaginavamo la quantità. A volte è impossibile camminare per strada in centro a causa della folla.

Una parola italiana che mi piace tantissimo è il patatino/la patatina perché si tratta di un modo carino e affettuoso per parlare a un’altra persona, fidanzato etc.

La mia insegnante alla scuola ABC di Sestri Levante mi chiama “patatina” ogni volta che parliamo e quindi mi sembra che sia una parola moto carina (Michaela).

Mi piace la parola “coinquilini”, semplicemente per il suono (Anna).

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Tal, Israele e Silvana, Svizzera

Abbiamo notato che i fiorentini sono molto orgogliosi di essere di Firenze. Per loro Firenze è la città più bella, importante, unica, speciale d’Italia. Tuttavia tutti sono particolarmente gentili e aperti, aiutano volentieri in caso di bisogno come trovare un posto, prendere i mezzi pubblici e anche per una chiacchierata.

Non pensavamo che la cucina fiorentina fosse così semplice e anche buona. Non conoscevamo tutti questi piatti preparati con il pane: abbiamo assaggiato la panzanella, la pappa al pomodoro e la ribollita. Naturalmente anche la bistecca alla fiorentina che a me (Silvana) è piaciuto tantissimo.

Una cosa che ci ha colpito è vedere che la gente, quando va al bar, beve un caffè piedi, sempre di fretta e una cosa strana è non accettare di bere un cappuccino dopo pranzo.

La parola che mi piace di più è “quindi”: la utilizzo spesso per spiegarmi meglio e per unire due frasi (Silvana).

La parola che mi piace di più e che uso più spesso è “cioè”: con questa parola spiego meglio le cose che ho detto prima (Tal).

 

Paul, California (USA) e Joke, Olanda

Una cosa che abbiamo notato è che quando due italiani hanno una discussione, non riescono a smettere: ogni volta che uno dei due vuole dire ciao, l’altro ricomincia da capo, e questo si ripete all’infinito!

Mi piace la parola “chiacchierare” perché il suono è uguale al suo significato (Joke).

Mi piace il modo di dire “sbagliando s’impara” perché imparo l’italiano precisamente in questo modo, ma sono un medico chirurgo in pensione e non sarebbe affatto il motto adatto alla mia professione. Mi piace anche l’abbondanza delle parole esclamative in italiano. Le esclamazioni sembrano una lingua a sé, ma molto difficile per uno straniero (Paul).